Il 75% degli utenti non va oltre i risultati della prima pagina di ricerca Google
Solo il 17,6% arriva in seconda pagina. Quali contenuti appaiono nelle prime posizioni dipende dall’algoritmo di Google, qui spiegato da Andrea Baggio
Gli esperti di Online Reputation Management sanno di dover adattare i propri contenuti alle regole di Google.
Il motore di ricerca, infatti, utilizza una combinazione di algoritmi e numerosi fattori di ranking per classificare le pagine web in base alla pertinenza dei risultati (SERP).
Per capire come funziona l’algoritmo di Google, Andrea Baggio, CEO Europa di ReputationUP ed Help Ransomware, ha pubblicato una guida completa sull’argomento, disponibile sul suo sito web.
Cos’è l’algoritmo di Google
L’algoritmo di Google è un sistema complesso utilizzato per analizzare e determinare la posizione di un sito web in risposta ad una query.
Considera che delle ricerche effettuate ogni giorno su Google, il 15% contiene domande mai fatte prima.
L’algoritmo di Google, quindi, serve per organizzare le informazioni che vengono immesse in rete e per presentarle in maniera adeguata, seguendo un ordine specifico.
Non tutte le modifiche all’algoritmo hanno lo stesso valore, perché non tutte agiscono sugli stessi aspetti del motore di ricerca.
Alcuni cambiamenti, per fortuna, non sono molto significativi; altri, invece, vanno ad agire sulla SEO.
La conseguenza è stata che, a causa di questi update più significativi, alcuni siti hanno subito variazioni nel traffico organico e, di conseguenza, hanno registrato perdite economiche.
Il 75% degli utenti non va oltre i risultati che si trovano nella prima pagina di ricerca.
Solo il 17,6% arriva in seconda pagina. Se il tuo sito si trova oltre la terza pagina, ha molte probabilità di non essere preso in considerazione dall’utente medio.
Come funziona l’algoritmo di Google
L’algoritmo cambia molte volte l’anno.
Devi prestare molta attenzione alle varie modifiche, perché queste influiscono in maniera diretta sulla tua reputazione digitale.
“Un conto è posizionare in prima pagina un link positivo; il discorso cambia se si tratta di un link negativo. L’ordine dei risultati sulle pagine di ricerca Google viene stabilito tenendo in considerazione diversi parametri. Conoscerli ti è utile sia per migliorare la tua presenza in rete, ma anche nel caso vorrai sparire dal web” — spiega Andrea Baggio.
Tuttavia, per dare un’idea di come funzioni l’algoritmo di Google, si possono individuare tre fasi:
- Crawling: l’algoritmo, partendo da una pagina web qualsiasi, inizia a seguire i link presenti raggiungendo altre pagine; procedendo a cascata, arriva alla scansione di tutto il web.
- Indexing: in questa fase l’algoritmo effettua il processo di indicizzazione. Per ogni parola, viene elaborato un elenco di tutti i documenti che la contengono.
- Ranking: i vari risultati vengono ordinati nelle SERP (Search Engine Results Page).
Gestire in maniera autonoma tutti questi processi non è semplice. Per assicurarti dei risultati ottimali, contatta Andrea Baggio, esperto di strategie SEO che da oltre vent’anni opera nel settore dell’Online Reputation Management.